Cosa prova un genitore quando si trova davanti ad un figlio ricoverato in una Terapia Intensiva Neonatale? Occorrerebbe trovare sempre il tempo per riflettere su questa domanda.
Quello che emerge chiaramente dalla consistente letteratura sull’argomento descrive, per i genitori, un’esperienza estremamente toccante, dove le emozioni, spesso contrastanti e pervasive, tendono a creare un forte senso di ansia e preoccupazione per le sorti del proprio figlio. In aggiunta, la consapevolezza che il proprio bambino provi dolore durante il lungo periodo di cure intensive, fa nascere in loro un costante senso di impotenza nel non poterlo mitigare.
Benché da tempo la ricerca abbia fatto luce sui complessi meccanismi che regolano il dolore nel neonato e sia migliorato l’approccio per ridurlo farmacologicamente, sono ancora poche le unità operative che adottano protocolli che prevedono il pieno coinvolgimento del genitore nel contenimento dello stress e del dolore del proprio figlio.
Ecco quindi una risposta attraverso questo prezioso documento, frutto del lavoro di un team di professionisti esperti che condividono passione e impegno quotidiano per la cura dei neonati e delle loro famiglie. Attraverso la loro conoscenza, si offre una panoramica su alcune strategie non farmacologiche che possono essere utilizzate dai genitori per aiutare a prevenire il dolore, contenerlo, migliorare il comfort e il benessere del proprio neonato.
Come in un dialogo aperto, ai dubbi e le domande corrispondono risposte semplici e chiare, assieme a tante indicazioni su come ottenere il massimo beneficio da ogni intervento genitoriale: attraverso il riconoscimento delle manifestazioni del dolore e del discomfort, la comprensione degli effetti a breve e lungo termine degli stimoli negativi e l’individuazione delle procedure assistenziali di maggiore impatto algico.
Sarà anche grazie all’esplorazione di diverse tecniche come il contatto pelle a pelle, la suzione al seno, l’utilizzo di suoni dolci e massaggi, o attraverso la care posturale che i genitori potranno mettere in pratica semplici interventi che aiuteranno a stabilire un legame emotivo con il loro bambino, promuovendo, al contempo, un ambiente di cura quieto e rassicurante.
Infine, sento di dover sottolineare che questo non è solo uno strumento pratico per il genitore, ma vuole essere anche un’occasione ulteriore per sensibilizzare tutto il team assistenziale sull’importanza del coinvolgimento dei genitori nel percorso di cura al neonato.
Denis Pisano
Presidente della Società Italiana di Neonatologia Infermieristica – SIN INF