La permanenza nell’unità di terapia intensiva neonatale è vissuta dai neonati e dai loro genitori come un periodo di stress molto intenso che spesso genera un ostacolo al fisiologico legame genitore-figlio soprattutto se si considera che tale periodo può frequentemente rivelarsi molto lungo.
Nello studio che vi proponiamo, condotto su neonati di età gestazionale inferiore alle 30 settimane ospitati nelle TIN dei Paesi Bassi, si descrive e si mette in correlazione l’ansia materna durante la degenza e fino alla dimissione con lo stress del neonato in un ambiente, quello della TIN, che è frequentemente gravato di suoni, rumori e luci intense. A questi fattori di disconfort si associano attività assistenziali medico-infermieristiche frequenti e spesso dolorose come ad esempio i prelievi ematici da tallone, l’introduzione di cannule orali o tracheali, il posizionamento e la gestione dei supporti ventilatori. In tale contesto si è tentato di valutare se la musicoterapia eseguita dal vivo sui piccoli neonati poteva alleviare indirettamente l’ansia materna.
lo strumento principale è stato un Ocean Disc, ovvero un tamburo rotondo con sfere di metallo che produce suoni mentre il terapista si muove; a seguire la voce e la chitarra a reinterpretare una ninna nanna “Twinkle Twinkle Little Star” scelta dagli stessi genitori. I bambini hanno ricevuto circa 15 minuti di musicoterapia per sessione, adattata allo stato comportamentale del momento e mirata a indurre il rilassamento muscolare.
Leggi lo studio completo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8297304/