La nasal-CPAP è ad oggi il supporto respiratorio più frequentemente utilizzato nel post estubazione nei neonati pretermine, tuttavia questo metodo spesso fallisce al punto tale da richiedere una re-intubazione del neonato nell’arco delle prime 48 ore.
In questa analisi della letteratura che tiene conto di 10 trials su un campione di 1431 neonati, la nasal-IPPV, pur non modificando l’incidenza della CLD e della mortalità, sembra avere un’azione più efficace nel ridurre il rischio di reintubazione da 48 ore ad una settimana e, allo stesso tempo, non aumentando gli effetti collaterali di tipo gastrointestinale.